Tra illustrazione e filosofia: Elia Colombo

da | 7/10/2015 | Illustrazione

Ironia, sarcasmo e critica nei confronti di alcuni comportamenti sociali e, soprattutto, social. Elia Colombo non si definisce artista, filosofo piuttosto. Filosofo dell’immagine, aggiungo io, dopo aver conosciuto la strada che lo ha portato dapprima nelle aule del Politecnico di Milano, poi alla facoltà di filosofia ed infine al suo “lavoro” di illustratore.

Uso le virgolette perchè Elia ci ha confidato che “Se ho deciso di intraprendere la strada che attualmente sto battendo (la strada dell’illustrazione), non è per via di quel che mi hanno inculcato alla scuola del Design, ma a causa di una necessità tutta mia. Faccio l’illustratore perché non voglio un lavoro da dipendente, e a questo punto, ma solo in questo ordine, vale il fatto che mi piaccia moltissimo disegnare. La mia vita non può essere al servizio dell’illustrazione, perciò l’illustrazione deve essere al servizio della mia vita. Si pensa spesso a fare di necessità virtù; raramente, invece, a fare di virtù necessità“.

Il suo amore per la filosofia ben traspare da molte delle illustrazioni che ho avuto modo di visionare sul suo portfolio e sul suo profilo instagram. Non meno importante la critica, aspra, verso l’utilizzo sbagliato di strumenti di informazione potentissimi come il web e i social media, tema che ricorre anche nell’header che Elia ha realizzato in esclusiva per PICAME.

Designer e art director, è fondatore e direttore di Picame dal 2008 e co-fondatore di fargostudio.com, agenzia specializzata in design e comunicazione.

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