Green For All vince smart FOR city

da | 2/04/2015 | Creatività

smart FOR city è il concorso istituito da smart Italia, in collaborazione con H-FARM, per migliorare la qualità della vita in città. Gli 80 progetti partecipanti hanno lavorato su quattro aree di intervento: mobilità, work/life balance, sicurezza e sostenibilità ambientale. Le vincitrici del concorso sono Francesca Perricone e Roberta Rotondo che con il progetto Green For All si prefiggono l’obiettivo di restituire un po’ di verde al grigio delle periferie. Un’idea semplice ed ecocompatibile che dà vita ad un vero e proprio giardino pensile che utilizza le fonti rinnovabili per la produzione di energia o acqua calda ed è alimentato con sistema compost. Dare vita al progetto sarà un’entusiasmante sfida che le due vincitrici potranno realizzare grazie al contributo di H-FARM, il principale incubatore di imprese italiano in grado di sostenere il contributo economico offerto da smart con un sostegno quotidiano nella realizzazione della start-up. Il nostro in bocca al lupo a questo team tutto al femminile che vedrà realizzata la propria idea!

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Fabio is an old-fashioned dreamer. He was one of those kids who always came home late at dinner after a city bike tour with friends, before biking became a status symbol. Clarks on his feet, sweater and shirt are his trademark and not a political label. At 16 years-old he was given a plane ticket to Texas, saying “go and learn as much as you can”. Since then, curiosity has always been the main feature that brings through everything. He does not follow trends even if he works for a prestigious School of Fashion in Milan. Today he is a marketing and communication expert, despite he daily asks himself on the real meaning of these two words. Waiting to be able to challenge with Peter Pan on finding elixir of life, Fabio spends his days developing projects with passion, optimism and energy. He pays each month taxes but is convinced that his real pension will be the online wine shop that updates sporadically due to which he now distinguishes table wine from a bottle of fine Barolo. He prefers Barbera to Chianti and Nero d’Avola.

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