Artisti in Quarantena – Intervista illustrata a Andrea Ucini

Andrea Ucini è una personalità singolare nel mondo dell’illustrazione. Diplomatosi in pianoforte classico e composizione al conservatorio di Firenze decide ad un certo punto di assecondare l’altra sua grande passione, il disegno, e intraprende la carriera di illustratore. Il cambio di rotta lo porta a trasferirsi a Hundested, dove inizia una nuova vita. Lo stile concettuale che lo contraddistingue risulta vincente e lo consacra come una delle matite di punta del panorama internazionale. La musica diventa un hobby, pur continuando ad essere una metafora del suo linguaggio artistico.

Andrea, insieme alla moglie e ai figli, sta trascorrendo l’attuale emergenza sanitaria in Danimarca, il secondo paese europeo ad annunciare il blocco, avvenuto l’11 marzo, che però ha già riaperto in sicurezza le scuole inferiori e le piccole imprese. Il lockdown non è mai stato severo come in altre nazioni e le misure di contenimento hanno fatto affidamento principalmente sul senso di responsabilità dei cittadini.

IDENTIKIT
Nome e cognome: Andrea Ucini
Data di nascita: 06/05/1974
Professione: Illustratore freelance
Luogo di quarantena: Hundested, Danimarca
Sito web: andreaucini.com
Instagram: @andrea_ucini
Behance: Andrea Ucini
Approfondimenti: L’illustrazione perfetta è come un brano stonato: intervista a Andrea Ucini.

Con chi stai trascorrendo la quarantena?
Con mia moglie e i miei 3 figli.

Come è cambiato il tuo modo di lavorare?
Nel senso pratico niente è cambiato. Forse qualcosa nel modo in cui elaboro le soluzioni dei miei progetti, più riflessivo dato ciò che sta accadendo intorno a me.

Un fatto di questo periodo che ti ha colpito in modo particolare.
Siamo esseri davvero fragili. Mi ha colpito la paura che molti hanno di essere dimenticati in qualche modo, specialmente le persone dello spettacolo, usando i canali mediatici come vetrina, a volte in modo ridicolo. O forse mi sbaglio ed è solo la conseguenza della noia.

Il tuo angolo di casa preferito?
Ho 3 figli, la mia casa non ha angoli!

Cosa ti manca maggiormente in questo momento?
In verità non mi è mancato molto. Sono riuscito a vedere il lato buono di questo periodo. Improvvisamente gli impegni si sono dimezzati, gli appuntamenti annullati e improvvisamente, la pace e la tranquillità. Queste due cose non le vedevo da un bel po’! Ovviamente non direi mai di no ad una birra con gli amici se potessi, sia chiaro.

Dal tuo osservatorio danese come vedi la situazione italiana e il futuro europeo e mondiale?
L’Italia è piena di belle cose, di bella gente con uno spirito e un modo di affrontare la vita che nessun altro paese al mondo ha. L’Italia riesce paradossalmente a stare sempre a galla, indifferentemente da quale sia l’avversità. Per quanto riguarda il futuro dell’Europa e del Mondo, direi che aspetto a fare previsioni azzardate.

Un album da ascoltare in quarantena?
Anima di Tom Yorke.

Un film o serie da guardare?
Magnolia, magistralmente diretto da Paul Thomas Anderson.

Un libro da leggere?
Le avventure di Pinocchio.

Un artista da scoprire?
Michael Kvium.

Cosa imparerai da questa esperienza?
Che c’è sempre qualcosa da perdere.

Quale sarà la prima cosa che farai quando l’emergenza sarà rientrata?
Bacerò e abbraccerò tutti!

Art director e web designer, diplomato in scenografia con esperienze di teatro, fumetto, animazione, illustrazione e scultura. Scrive per Picame dal 2015.

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