Artisti in Quarantena – Intervista illustrata a Francesco Poroli

Francesco Poroli sta trascorrendo le giornate di lockdown a Milano insieme alla sua famiglia tra lavoro, progetti personali e libri perfettamente catalogati per colore. Come tanti suoi colleghi illustratori e creativi ha raccolto gli stimoli – positivi e negativi – generati da questo imprevedibile momento storico per trarne qualcosa di costruttivo.

Nasce così la serie di frasi disegnate che popolano il suo account Instagram, realizzate in uno stile diverso, più ruvido e tipografico, in netto contrasto con le illustrazioni vettoriali a cui Francesco ci ha abituati, forse proprio a rimarcare la loro unicità, il loro voler essere temporanee e dedicate. Con l’obiettivo di sdrammatizzare, certo, di strappare un sorriso, seppur amaro. Qualcuno le ha prese e proiettate sui muri dei palazzi di Roma, per dare un messaggio di speranza.

IDENTIKIT
Nome e cognome: Francesco Poroli
Data di nascita: 4 luglio 1975
Professione: Illustratore
Luogo di quarantena: Milano
Sito web: francescoporoli.it
Instagram: @francescoporoli
Facebook: Francesco Poroli

Con chi stai trascorrendo la quarantena?
Con Veronica, Riccardo e Beatrice.

Come è cambiato il tuo modo di lavorare?
Nella pratica non è cambiato più di tanto, lavoro da casa da più di vent’anni. La differenza più sostanziale riguarda gli orari, che si devono incastrare con quelli del resto della famiglia. A tratti mi sembra di essere tornato ai primi mesi di vita dei miei ragazzi, quando si lavorava nei momenti buchi, adattando i propri orari alle loro esigenze.

Il tuo angolo di casa preferito?

Cosa ti manca maggiormente in questo momento?
Qualunque cosa che prevedesse un contatto umano. Persino un vagone affollato della metropolitana.

Cosa fai per tirarti su di morale quando sale lo sconforto?
Sistemo i miei libri.

Un album da ascoltare in quarantena?
Quello nuovo di Ghemon che esce oggi, “Scritto nelle stelle”.

Un film o serie da guardare?
the end of the f *** ing world”. Quella tra James e Alyssa è la miglior storia d’amore che vedo su uno schermo da un pezzo.

Un libro da leggere?
Elenco potenzialmente infinito. Io sto (anche) rileggendo in questo periodo. Proprio in questi giorni, “Le vittorie imperfette” di Emiliano Poddi e “Hanno tutti ragione” di Paolo Sorrentino.

Cosa imparerai da questa esperienza?
Mi piacerebbe dirti che imparerò ad essere migliore, ma non credo sarà così. Sono persino un po’ stanco di tutti i pezzi che leggo e raccontano la “nuova normalità” che ci attende dopo il virus. Capisco il macro-ragionamento, ma – a dirla tutta – a me manca la mia piccola, trascurabile normalità di prima.

Quale sarà la prima cosa che farai quando l’emergenza sarà rientrata?
Andrò a bermi una cosa, in un posto che amo, con qualcuno che mi manca.

Designer e art director, è fondatore e direttore di Picame dal 2008 e co-fondatore di fargostudio.com, agenzia specializzata in design e comunicazione.

Iscriviti alla newsletter

Ogni bimestre riceverai una selezione dei nostri articoli.

Iscrivendoti dichiari di accettare la nostra Privacy Policy