Artisti in Quarantena – Intervista illustrata a Monica Barengo

L’arte, sia questa pittura, scrittura, musica o qualsiasi altra forma, porta essenzialmente con sè autoritratti, a volte diretti, più spesso indiretti, del proprio artefice, in quanto emanazione della personalità di chi la crea. Non potrebbe essere più vero nel caso di Monica Barengo, le cui risposte lievi, gentili, quasi sussurrate, sembrano farle prendere la forma di una delle delicate figure delle sue illustrazioni.
La immaginiamo di spalle affacciata alla finestra, mentre sorseggia il tè da una tazzina di porcellana, giocare con uno dei suoi cagnolini e gioire del profumo del pane. La quarantena di Monica è pura poesia.

IDENTIKIT
Nome e cognome: Monica Barengo
Professione: Illustratrice
Luogo di quarantena: Gressoney La Trinitè
Sito web: monicabarengo.com
Instagram: @monicabarengo
Facebook: Monica Barengo
Approfondimenti: La magia di un talento davvero unico: Monica Barengo

Con chi stai trascorrendo la quarantena?
Con il moroso e due bergamaschi.

Come è cambiato il tuo modo di lavorare?
Nel senso pratico del termine non è cambiato molto, ho sempre lavorato a casa e non mi è mai pesato trascorrere le mie giornate da sola. Al contrario di tanti ora a causa di questo stop mi ritrovo a non essere mai da sola, questa è la mia cura e allo stesso tempo una distrazione per il lavoro.

Un fatto di questo periodo che ti ha colpito in modo particolare.
La dissonanza tra dentro e fuori casa.

Il tuo angolo di casa preferito?
La cucina. Come tanti durante questa quarantena sono caduta nella tentazione di addentrarmi nel mondo della panificazione e me ne sono innamorata, non pensavo che un impasto potesse racchiudere così tanta poesia.

Cosa ti manca maggiormente in questo momento?
La libertà sicuramente.

Cosa fai per tirarti su di morale quando sale lo sconforto?
Guardo immagini di cagnolini e gattini, aiuta davvero, lo giuro.

Un album da ascoltare in quarantena?
“Reader as detective” dei Generationals.

Un film o serie da guardare?
“Laurence Anyway”, rivisto in questi giorni su Prime Video.

Un libro da leggere?
La follia in testa” di Violet Leduc.

Un artista da scoprire?
Mi fanno impazzire i cagnolini dell’illustratrice coreana Seungyoun Kim.

Cosa imparerai da questa esperienza?
Mi auguro che ci insegni qualcosa, è l’unica consolazione che ho.

Quale sarà la prima cosa che farai quando l’emergenza sarà rientrata?
Farò un viaggio, anche se ora a pensarci mi sembra una cosa molto lontana.

Pensi che davvero “andrà tutto bene”?
In realtà mi fa un po’ paura pensare a come andrà, spero solo che nonostante tutto si rimanga umani, senza la paura del prossimo.

Roberta Zeta
Illustratrice italiana, dopo varie esperienze in giro per il mondo si è stabilita a Los Angeles. Accidentalmente laureata in legge, disegna da sempre, dedicandosi a progetti editoriali e fashion. Scrive per Picame dal 2009.

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