Benedetta Claudia Vialli: l’illustrazione come opportunità per mostrare cosa non funziona nel mondo

Le illustrazioni di Benedetta Claudia Vialli hanno un tratto pulito e incisivo, con quel tocco di ironia che esprime con chiarezza il suo punto di vista sulle discriminazioni di genere e sulle questioni sociali sensibili.

Un obiettivo che Benedetta persegue nei suoi progetti personali, nella scelta delle collaborazioni professionali e nella realizzazione di microstorie a fumetti dallo stile più “stenografico” ed immediato. In un’altra intervista ha definito il suo modo di lavorare sincero, rapido e appassionato. A dimostrazione di ciò ha recentemente dato vita, con la sua collega Anna Fietta, all’iniziativa benefica “Tacai a’n ciòdo” (in veneto: attaccàti a un chiodo): una raccolta di illustrazioni, donate dai colleghi del territorio, per la raccolta di fondi a favore della Croce Rossa del Veneto.

Benedetta ha frequentato l’Accademia di Belle Arti di Venezia. Tra i suoi clienti troviamo Mondadori, Corriere della Sera, Vice Italia e altre testate. Tra le sue collaborazioni attuali Benedetta ci tiene a segnalare il progetto di divulgazione scientifica M Factor sulla pagina Instagram La Medicina Geniale : “Ogni due Lunedì la curatrice Sofia Corradin racconta una figura fondamentale nella storia della medicina e io la illustro. C’è parecchio sangue e barbe buffe ma c’è da divertirsi!“. Per farvela conoscere meglio le ho rivolto qualche domanda.

IDENTIKIT
Nome e Cognome: Benedetta Claudia Vialli
Data di nascita: 30.09.1991
Professione: Illustratrice, cartoonist
Luogo di Residenza: Venezia
Sito web: benedettacvialli.com/
Facebook: BenedettaCVialli
Instagram: @benedetta_c_vialli
Behance: benedettavaa9b

Ciao Benedetta. Iniziamo con una breve introduzione per i nostri lettori: chi sei, da dove vieni e che cosa fai.
Ciao! Sono Benedetta Claudia Vialli un’illustratrice che prova a dire qualcosa con i suoi disegni. Ogni tanto scrivo dei fumetti sulla mia vita sconclusionata. Sono nata a Trento ma da parecchi anni vivo a Venezia. Da qualche mese, alla veneranda età di 28 anni, ho deciso di concludere gli studi facendo la pendolare da Venezia a Bologna: Dio benedica la didattica online!

Ami autodefinirti illustratrice, femminista e cartoonist. Secondo la tua esperienza quanto pensi che l’illustrazione possa giocare un ruolo significativo nell’impegno sociale?
Tanto, tantissimo! Chi produce immagini ha una responsabilità enorme per come rappresenta il mondo e chi lo abita. L’illustrazione dà la possibilità di creare mondi da offrire al pubblico. Mettere in discussione e mostrare ciò che non va bene penso sia doveroso, oltre che una grande opportunità.

Quali sono le tue fonti di ispirazione?
Ogni cosa si può dire? Ho un sacco di libri d’arte pieni di segnalibri che consulto quotidianamente. Mi piace la fotografia, soprattutto quella pionieristica dell’800, di cui ho una collezione che custodisco gelosamente. Ogni volta che vedo un film dico “bello” quando c’è un’inquadratura che mi colpisce per cercare di ricordarmela… insomma immagazzino molto.

Quale tecnica utilizzi?
Dopo tanto sporcarmi le mani sono approdata al digitale e devo dire che mi trovo molto bene.

Tre artisti che ti senti di consigliare ai nostri lettori.
Una illustratrice: Anna Fietta, anche per lei la lotta non si ferma mai!
Una fumettista: Sara Menetti, delicata e tagliente.
Una fotografa: Cristina Comparato, perfetta.

Digitale VS analogico: uno strumento tradizionale ed uno tecnologico a cui non potresti mai rinunciare.
Non sono mai stata una grande “nerd” delle belle arti o della tecnologia… Ho sempre lavorato con quello che trovavo, meglio se a basso costo! Più che uno strumento al quale non potrei rinunciare c’è una tecnica: il disegno dal vero. È un modo molto rilassante (almeno per me) per appropriarsi della forma delle cose, per conoscerle e poterle riprodurle nel momento del bisogno!

Art director e web designer, diplomato in scenografia con esperienze di teatro, fumetto, animazione, illustrazione e scultura. Scrive per Picame dal 2015.

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