Intervista a Mariella Cusumano, illustratrice delle piccole grandi emozioni quotidiane

Le illustrazioni di Mariella Cusumano trasmettono gentilezza e poesia attraverso la rappresentazione delle cose semplici. Una semplicità che va dritta al cuore perchè parla delle piccole grandi emozioni quotidiane. È come se l’artista si rivolgesse personalmente agli oggetti e ai personaggi che disegna facendo loro una tenera carezza. Un modo di avvicinarsi alla realtà, alla fantasia e al pubblico sempre più raro da trovare.

Ecco l’illustrazione che Mariella ha voluto dedicare a tutti i lettori di Picame. Il consiglio è di apprezzarla, insieme all’intervista che segue, sorseggiando una buona tazza di tè.

Ciao Mariella. Iniziamo con una breve introduzione per i nostri lettori: chi sei, da dove vieni e che cosa fai.
Ciao a Picame ed a tutti i lettori. Sono Mariella Cusumano, sono siciliana, vivo e lavoro a Palermo. Ho una  laurea in architettura ed insegno. Da cinque anni mi occupo di illustrazione, una passione nata per hobby è cresciuta sempre di più fino a diventare un’esigenza cui non riesco più a rinunciare.

Quali sono le tue fonti di ispirazione?
Le principali sono i libri illustrati della mia biblioteca, di cui sono molto gelosa. Seguo pure tanti illustratori sui social e magazine dedicati all’illustrazione come Picame. Mi ispirano molto anche i pattern, soprattutto quelli floreali perché li trovo accoglienti, capaci di proiettare la mente in una dimensione di pace e benessere interiore. Li utilizzo nelle mie illustrazioni perché mi permettono di creare atmosfere e completare le illustrazioni mettendo in risalto alcuni particolari del racconto.

Quale tecnica utilizzi?
Ho impiegato diversi anni per capire con quale tecnica esprimermi al meglio. Adoro usare le tecniche tradizionali ma in modo non convenzionale, combinandole tra loro, sperimentando. Per le mie illustrazioni parto da un fondo che ottengo con delle maschere attraverso cui stendo il colore ad olio su cui successivamente intervengo con i pastelli e le matite.

Tre artisti che ti senti di consigliare ai nostri lettori.
Joanna Concejo, Elena Odriozola e Isabelle Arsenault.

Oltre i social media quali altri modi sono stati utili per promuovere la tua arte con successo?
Ho avuto occasione di promuovere il mio lavoro attraverso la pubblicazione dei libri da me illustrati. Ritengo il libro ancora oggi uno dei più potenti e meravigliosi strumenti di divulgazione.

Cosa c’è sulla tua scrivania?
Non ho una scrivana fissa, sono nomade. Quando lavoro accanto a me non possono mancare i miei libri illustrati, i colori, le matite e una tazza di buon tè verde.

Un obiettivo lavorativo che vorresti realizzare entro un anno.
In futuro mi piacerebbe molto farmi conoscere all’estero ed illustrare libri per qualcuna delle case editrici che seguo come Logos edizioni, Einaudi e Kite edizioni. Oltre ai progetti editoriali vorrei continuare a promuovere nel mio territorio l’illustrazione tramite l’associazione Progetto Cameradaria, di cui sono socio fondatore, per divulgare l’illustrazione e far emergere nuovi talenti tramite corsi e workshop con illustratori affermati.

Potete scoprire quali sono i libri illustrati da Mariella e tutti gli altri suoi lavori sul suo sito e su Instagram.

Art director e web designer, diplomato in scenografia con esperienze di teatro, fumetto, animazione, illustrazione e scultura. Scrive per Picame dal 2015.

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