C’è un genere di creatività innocente, bambinesca (nell’accezione positiva del termine ovvero nel suo essere priva del pregiudizio tipico dell’età adulta) nell’approccio artistico di Luca Melchionda.
Melkio, come io l’ho conosciuto e come viene da tutti chiamato, non si muove all’interno di confini definiti, sia dal punto di vista della tecnica che del mezzo narrativo. Disegno, poesia, racconto, fotografia: ecco perchè più che di arte parliamo di “mondo”, ossia di un luogo immaginario in cui Luca trova sè stesso, lasciando fluire liberamente idee, parole e visioni.
“Il mondo immaginifico di Melkio” è anche un libro, edito da Erga Edizioni, che potete acquistare qui.












