Quando un logo è talmente perfetto per ciò che rappresenta da diventare icona, giocarci diventa un impulso irresistibile. Nell’ambito della moda ha cominciato Jeremy Scott, divertendosi a trasformare Moschino nel famosissimo Barbie. Da uno studio grafico londinese, il graphic designer di origine scozzese Reilly ha alzato ancora la posta, prendendo i marchi più cool del momento e costringendoli nelle quantomai diverse fattezze di brand altrettanto famosi ma all’interno di industrie molto più prosaiche, quali iperfamose catene fast-food, supermercati low-cost, e via risparmiando, con un effetto finale esilarante. Un ottimo cambio di prospettiva.















