Il piccolo grande mondo di Tiago Galo

da | 10/10/2016 | Illustrazione

Tiago Galo vive a Lisbona, dove lavora come illustratore editoriale e designer freelance. Si è dedicato totalmente al disegno in tempi relativamente recenti, dopo anni di lavoro come architetto.

I suoi personaggi hanno spesso la stessa maschera: guance tonde, una piccola virgola di colore come naso, un fisico abbondante alla Botero e sembrano vivere, come afferma lo stesso Tiago, come pesci rossi dentro una boccia d’acqua (che è letteralmente la metafora di uno dei suoi disegni). Spesso usa il blu e il rosso come colori predominanti e questa semplificazione, come la stilizzazione “morbida” dei suoi personaggi, ci avvicina più facilmente al loro mondo, il quale non è altro che lo specchio, spesso umoristico, della nostra quotidianità.

I fumetti sono una parte importante del suo percorso. Li ha sempre amati, fin da bambino: dai supereroi ad autori più maturi come Hugo Pratt e Daniel Clowes. È con questa passione che ha cominciato a realizzare storie sue e a pubblicarle su fanzine autoprodotte. Nel frattempo si laurea in architettura e inizia a lavorare come architetto. Nel 2011 vince un importante premio portoghese, l’Amadora BD (Festival Internacional de Banda Desenhada), un riconoscimento che rappresenta una svolta, perché lo fa decidere di dedicarsi completamente al suo primo amore, il disegno. Nel 2014, poi, si laurea anche in Art Direction presso l’Edit Creative School di Lisbona. Anche se l’illustrazione è la parte più importante del suo lavoro attuale confessa di voler tornare a dedicarsi a progetti legati al fumetto.
Ammira molti altri suoi colleghi illustratori ma è soprattutto dal cinema che trae ispirazione per le sue soluzioni. Registi come Wes Anderson o comici come Buster Keaton gli fanno capire che è possibile interpretare la realtà da un altro punto di vista, ed è con questo metodo che Tiago si mette al lavoro sulle sue tavole.

Potete sfogliare il suo portfolio o seguirlo su Instagram.

Art director e web designer, diplomato in scenografia con esperienze di teatro, fumetto, animazione, illustrazione e scultura. Scrive per Picame dal 2015.

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