I dipinti dell’artista americana, realizzati su tela con tecnica iperrealistica, raccontano i retroscena più intimi della sua personalità e il problematico rapporto col il cibo.
Il bagno per Lee Ann Price è un rifugio, uno spazio simbolico e privato dove ci si ritrova letteralmente nudi e indifesi a fare i conti con se stessi, col proprio corpo, con le proprie nevrosi e ossessioni, come quelle legate ai disturbi alimentari, dei quali la pittrice ha confessato di aver sofferto fino ai trent’anni.

Selfportrait in tub with chinese food

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Lee Ann ha ambientato la propria bulimia anche in altri luoghi altrettanto riservati, come la camera da letto, ma la vasca da bagno è forse il posto più intimo in assoluto. Non c’è compiacimento erotico nella nudità del corpo ma piuttosto un atteggiamento narcisistico e un po’ sadico, come se spiassimo dall’alto un topo da laboratorio durante un’esperimento. Per lei è un modo per osservare se stessa astraendosi dal proprio corpo.
– Leggi anche: Marco Grassi racconta il capolavoro iperrealista che lo ha impegnato per 3 anni

Lemon meringue

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Nella serie più recente Surfacing il cibo non c’è più ma l’identità è ancora più fragile, tanto che il volto volontariamente immerso nell’acqua diventa irriconoscibile e il corpo adulto assomiglia ad un feto che galleggia nel liquido amniotico.

Tre dipinti della serie Surfacing

Surfacing

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Lee Ann Price è nata, vive e lavora nello stato di New York. Ha studiato pittura negli istituti d’arte di Filadelfia e New York. I suoi dipinti sono stati esposti in molte mostre collettive e personali. Scoprite gli altri suoi lavori sul suo sito e gli aggiornamenti su Instagram.

Blueberry pancakes

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Tea cup

Strawberry shortcake

Selfportrait in tub with ice cream cone

Pink cupcake

Lemon slices

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Ice cream

Hot chocolate

Grilled cheese

Flowers

Cocoa puffs






