L’illustrazione incontra la realtà aumentata: Alchemica e altre storie

Una nuova strada per l’illustrazione? L’ipotesi che sta a cavallo tra animazione e interazione è la risposta sperimentale ideata da alkanoids, studio milanese di motion desing e digital, concentrata nell’evento del 25 giugno scorso e intitolata Alchemica.

Scaricando l’app Alchemica Gallery per iOS o Android e inquadrando le illustrazioni è possibile vedere delle brevi animazioni, accompagnate da colonne sonore originali. Provateci anche voi: la realtà aumentata funziona anche inquadrando le illustrazioni pubblicate in questo articolo!

Sedici sono gli illustratori che hanno collaborato al progetto, seguendo tre semplici regole: il futuro come tema principale, una palette di colori da rispettare e illustrazioni pensate per poter essere animate. Tra loro ce ne sono diversi di cui vi abbiamo già parlato in passato: Monica Alletto, Roberto Blefari Hikimi, Stefano Colferai, Chiara Ghigliazza, Roberta Maddalena, Fausto Montanari, Anna Pirolli.

Il progetto prevede un secondo atto a dicembre di quest’anno, con nuovi illustratori e un nuovo tema. Mentre aspettiamo con curiosità di scoprirne di più vi consiglio di guardarvi il video promo, la sintesi dell’evento e la gallery di immagini in coda all’articolo.

Una esperienza precedente è già stata realizzata in Spagna, nel luglio 2013, con la mostra interattiva Pensar con las manos: la galleria dei taccuini di schizzi disegnati da Pep Carrió e Isidro Ferrer. Anche in questo caso una app dedicata visualizzava in realtà aumentata animazioni con effetto 3D su alcuni dei disegni esposti e sulle immagini del catalogo dedicato alla mostra. Il video del progetto. Lo stesso team ha poi riproposto la medesima esperienza con Ana Juan, tra il 2015 e il 2016, nella mostra monografica Dibujando al otro lado e lo sviluppo di un’altra app: Erthaland. Snowhite’s mystery tale, disegnata come un racconto-gioco illustrato interattivo.

Nel 2017, anche al Bologna Children’s Book Fair, nell’ambito del Bologna Ragazzi Digital Award, è stata aggiunta, per la prima volta, una categoria speciale per i contenuti di realtà virtuale/aumentata (VR/AR), con un vincitore e una menzione speciale.

Tra halloween e didattica scolare è da segnalare anche il progetto di Virtuali-tee, sostenuto attraverso il fundraising della piattaforma di kickstarter. Basta una maglietta sulla quale è disegnata una schematica gabbia toracica e con la app dedicata si possono gli organi all’interno del corpo come ai raggi X, fino a scoprire le singole cellule di cui siamo fatti. Un video spiega nei dettagli il progetto in azione.

Infine voglio concludere con un fanta-presagio. Come per gli smartphone in generale, anche il pericolo di assuefazione da VR e AR è già stato immaginato eraccontato nel cortometraggio Strange Beasts: all’inizio sembra il divertente spot di presentazione di un nuovo video game che, grazie alla realtà aumentata, permette di allevare e giocare con animali fantastici virtuali, ma il finale è un’allucinazione alla Philip Dick che rivela l’incapacità di percepire la distinzione tra realtà e illusione.

Art director e web designer, diplomato in scenografia con esperienze di teatro, fumetto, animazione, illustrazione e scultura. Scrive per Picame dal 2015.

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