Storie illustrate al femminile: l’intervista a Cecilia Castelli

Cecilia Castelli vive e lavora nella provincia di Varese e ha studiato design del prodotto alla NABA di Milano prima di scoprire la grafica e soprattutto l’illustrazione, che è diventata il suo lavoro a tempo pieno. Ha già realizzato lavori per clienti come Adobe e Acqua San Bernardo e collaborato con vari magazine tra cui Cosmopolitan, Donna Moderna e The Daily Telegraph.

Nelle sue illustrazioni ci sono passione e un pizzico di ironia che tratteggiano la commedia umana al femminile con forme minimali e colori brillanti. Che siano donne alle prese con la maternità o bambine con sogni da grandi, le protagoniste delle storie di Cecilia rimangono, a qualsiasi età, brave ragazze nell’anima, ottimiste e piene di speranza. Un mood positivo che caratterizza anche l’header che l’illustratrice ha voluto dedicare a tutti i lettori di Picame.

Ho rivolto a Cecilia qualche domanda per conoscerla meglio.

Le donne sono una costante delle tue illustrazioni. Ci sono delle figure femminili che, secondo te, rappresentano un esempio da seguire?
Mettere le donne al centro delle mie illustrazioni è un modo per dar loro importanza e coraggio. Cerco sempre di renderle portavoce di messaggi positivi e di libertà, la maggior parte delle volte con un pizzico di ironia. Non ho un vero e proprio modello femminile da seguire, qualsiasi donna, forte e determinata o fragile e sognatrice, è per me fonte d’ispirazione.

Digitale VS analogico: uno strumento tradizionale ed uno tecnologico a cui non potresti mai rinunciare.
La matita perché è il mezzo più semplice e immediato per abbozzare un’idea e Illustrator perché è lo strumento più efficace per dare vita e colore alle mie illustrazioni.

Quanto è importante per un artista la presenza sui social media?
Per me moltissimo. Ho aperto la mia pagina Instagram poco più di un anno fa come graphic designer. Non so neanche io come o perché, ho iniziato a condividere illustrazioni e, prima che mi rendessi conto di quello che stava succedendo, ho avuto il primo lavoro come illustratrice. Poco dopo, quello che era un hobby, si è trasformato in un vero e proprio lavoro in maniera del tutto naturale e inaspettata. La maggior parte dei miei clienti mi hanno scoperta tramite questa piattaforma che considero importante quanto un portfolio, con la differenza che è accessibile a tutti.

Il giudizio del pubblico web ti condiziona?
Il giudizio del pubblico per me è fondamentale, sono felice quando le persone apprezzano il mio stile e la mia estetica ma lo sono ancor di più quando capiscono il messaggio che sta alla base dell’illustrazione. Per questo cerco sempre di trovare un linguaggio visivo il più semplice possibile per esprimere un concetto: l’immagine deve “parlare” anche senza didascalia.

Un obiettivo lavorativo che vorresti realizzare entro un anno.
Mi piacerebbe molto illustrare la copertina di un libro e lavorare per una grande testata come il New York Times o il New Yorker… ci aggiorniamo fra un anno! Nel frattempo penso a cosa preparare per pranzo 🙂

Scoprite tutti i lavori di Cecilia sul suo sito e su Instagram.

Art director e web designer, diplomato in scenografia con esperienze di teatro, fumetto, animazione, illustrazione e scultura. Scrive per Picame dal 2015.

Iscriviti alla newsletter

Ogni bimestre riceverai una selezione dei nostri articoli.

Iscrivendoti dichiari di accettare la nostra Privacy Policy