Raccontare porzioni di mondo attraverso delicati still life: Julie Alex

Nelle sue illustrazioni digitali troviamo tavole imbandite, paesaggi bucolici e scorci cittadini dai colori delicati, curiosamente inclinati verso destra

Quando si parla di “still life” o “natura morta” ci si riferisce opere che, come una fotografia, riescono a rappresentare attimi fermati nel tempo e nello spazio: porzioni di realtà che trovano i più classici esempi nei cesti di frutta o nelle grandi distese naturali dei grandi pittori del passato come David Hockney e Vincent van Gogh.

D’altronde, per usare proprio le parole di David Hockney, “Come si fa ad annoiarsi della natura? Il panorama è infinito“. Questa esatta citazione è usata nella didascalia di un post Instagram di Julie Alex, forse per dichiarare la sua forte appartenenza a questo genere artistico.

Nell’opera dell’illustratrice troviamo palette di colori tenui, pennellate digitali delicate e ampie, inclinate verso destra. E poi tavole imbandite di frutta, tazze, fiori e foglie. Ma anche piccole interpretazioni personali ispirate al mondo del cinema, della musica e talvolta dello sport, sempre caratterizzate dalla pacatezza dei tratti. Seguitela su Instagram.

Dal 1990 cresce a pane e parole, si laurea in Cinema e dal 2016 lavora come content editor per la televisione. Ama la creatività in tutte le sue forme e vuole farne il suo stile di vita.

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