Un invito al rispetto dell’ambiente nelle illustrazioni di Lida Ziruffo

Grandi spazi in cui la protagonista è una natura lussureggiante e colorata che vuole ricordarci che rispetto per l’ambiente significa rispetto noi stessi.

La natura è una presenza costante nelle illustrazioni di Lida Ziruffo. Anche quando si tratta di interni entra dalla finestra con la sua luce o come una folata di vento che agita le tende. Le figure minuscole, impegnate in gesti semplici come la lettura o la contemplazione, vivono in perfetta armonia con essa. È la stessa autrice a definire il proprio stile come “una rappresentazione metafisica e intimista della natura e della quotidianità”.

Le tavole sono una terapia verde, un invito a entrare per respirare a pieni polmoni e perderci nelle forme dal tocco impressionista che sembrano vibrare nell’aria. Per realizzarle, Lida utilizza sia tecniche digitali che tradizionali come l’acquerello, i pastelli a olio e la china. I lavori che ha realizzato per l’editoria sono comparsi soprattutto su riviste inglesi come Elle Decoration UK, ma ha lavorato anche per case editrici italiane di narrativa infantile e per eventi e progetti indipendenti. Lo scorso novembre ha preso parte al progetto Il tempo sospeso di Viterbo con un’illustrazione che sottolinea l’importanza di ristabilire un equilibro tra l’uomo e l’ambiente. Conosciamola meglio in questa breve intervista.

lida ziruffo picame

Illustrazione per il progetto “Il tempo sospeso” di Viterbo.

IDENTIKIT
Nome e cognome: Lida Ziruffo
Data di nascita: 06/12/1990
Professione: Illustratrice
Luogo di residenza: Orvieto (TR)
Sito web: www.lidaziruffo.com
Instagram: @lidaziruffo
Facebook: @LidaZiruffoArt

Ciao Lida e benvenuta su Picame. Iniziamo con una breve introduzione per i nostri lettori: chi sei, da dove vieni e che cosa fai.
Ciao mi chiamo Lida e vivo ad Orvieto. Dopo aver frequentato il liceo artistico mi sono iscritta alla Scuola Internazionale di Comics di Roma, mi è piaciuta così tanto che ho deciso frequentare diversi master legati all’illustrazione e all’editoria. Nel 2016 insieme a due persone sconsiderate, mia sorella e il suo compagno, abbiamo creato CicloStile, uno studio laboratorio in cui convivono tre realtà differenti. Massimo gestisce una ciclofficina, Giada crea con stoffe, filati e perline colorate oggetti di design e artigianato, ed io ho il mio studio da illustratrice, lavorando per riviste e case editrici italiane e internazionali.

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Quali sono le tue fonti di ispirazione?
Le mie fonti di ispirazione sono la natura, le linee degli alberi, le loro ombre, gli stagni, la luce che crea disegni entrando dalle finestre. Ultimamente ho un grande interesse per il design di interni. Amo andare alla ricerca di case d’artista, sedie di design, porte a vetri, tappeti, maioliche… Nella mia vita non manca mai la musica, è fondamentale.

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Luce e natura sono i protagonisti dei tuoi lavori, quanto è importante per te il rispetto dell’ambiente?
Per me la natura è una questione etica e morale, per quanto sia possibile in un mondo in cui danneggiare l’ambiente è molto facile anche in maniera inconsapevole, il rispetto deve essere alla base di ogni pensiero per evolversi. Anche la considerazione verso gli oggetti è fondamentale. Bisogna avere cura di tutto ciò che ci circonda. Consiglio i libri di Stefano Mancuso!

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Se non fossi un artista, chi saresti?
Sarei una zoologa esploratrice!

Tre artisti che ti senti di consigliarci.
Cai Guo-Qiang artista cinese, le sue installazioni fanno sognare. André Kertész fotografo ungherese, la composizione delle immagini e le sue ombre sono grande fonte di ispirazione per me. Franco Maria Ricci, editore italiano, i suoi libri sono opere d’arte, in particolare modo la collana “Guide impossibili”, avventure e racconti di mondi lontani accompagnate da tavole botaniche, miniature ottocentesche e tanto altro ancora.

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Un obiettivo lavorativo che vorresti realizzare a breve.
Mi piacerebbe realizzare un albo illustrato su dei giardini.

Un artista o un personaggio del presente o del passato che ti piacerebbe incontrare di persona?
Mi piacerebbe fare una chiacchierata nei giardini di Giverny con Monet, prendere lezioni di acquerello da Turner e uscire la sera con Lou Reed.

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Notte di San Lorenzo

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lida ziruffo picame paolo fresu

Illustrazione per il manifesto dei concerti e la copertina dell’album “Tempo di Chet” di Paolo Fresu e Marco Bardoscia.

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Art director e web designer, diplomato in scenografia con esperienze di teatro, fumetto, animazione, illustrazione e scultura. Scrive per Picame dal 2015.

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