Il mondo visto attraverso il taccuino di Pietro Cataudella aka @CityLiveSketch: l’intervista

Gira il mondo armato di taccuino e matita per fermare su carta la miriade di idee che gli frullano in testa. È Pietro Cataudella, classe 1991, siciliano, dal 2014 impegnato in un progetto social che unisce fotografia, disegno e gioco. @CityLiveSketch ed è un contenitore che raccoglie le memorie dei viaggi in giro per il mondo, fotografie che Pietro arricchisce con i suoi fantasiosi disegni, trasformandole in racconti sorprendenti. Se pensate che si sforzi vi sbagliate, spesso la vera difficoltà per lui è il dover scegliere quale tra i tanti schizzi far evolvere in illustrazione.

Gli ho fatto qualche domanda per farvelo conoscere meglio, non prima però di avervi mostrato l’header che Pietro ha voluto regalare a tutti i lettori di Picame.

Ciao Pietro, benvenuto su Picame. Iniziamo con una breve introduzione per i nostri lettori: chi sei, da dove vieni e che cosa fai.
Ciao! Mi chiamo Pietro Cataudella, classe 1991, e sono originario di Pachino, in provincia di Siracusa, ma da cinque anni vivo a Pisa. Sono un illustratore e content creator sui principali social network (Instagram e Facebook) e collaboro con agenzie, enti del turismo e brand nazionali ed internazionali.

Parlaci del tuo progetto CityLiveSketch, da dove nasce l’idea?
@CityLiveSketch nasce nel 2014 dal desiderio di voler realizzare immagini differenti dalle normali fotografie o illustrazioni che ero solito vedere sul web. Per creare qualcosa che meglio mi rappresentasse ho pensato di unire la mia passione per il disegno con quella per la fotografia, realizzando delle immagini che mostravano il territorio in modo alternativo: inizialmente mi limitavo a disegnare paesaggi e monumenti su un taccuino da viaggio, fotografandolo poi di fronte al luogo rappresentato; successivamente ho iniziato a modificare la realtà attraverso la mia fantasia, disegnando elementi che alterano o interagiscono con i soggetti della fotografia di sfondo.

Quali sono le tue fonti di ispirazione?
Tutto ciò che vedo è potenzialmente fonte di ispirazione, da un oggetto di uso comune ad un monumento, da un film o serie tv ad un’opera d’arte in un museo. Mi lascio trasportare principalmente dalle forme e dai colori, collezionando mille idee per future illustrazioni.

Ti capita mai di avere dei black-out creativi, e se sì, come risolvi l’impasse?
Sì, mi capita di avere blocchi creativi e spesso non tanto per mancanza di idee, quanto per un’eccessiva presenza delle stesse. Fare una cernita a volte può risultare difficoltoso, quindi in questi casi preferisco staccare la spina e dedicarmi ad altro (passeggiate, libri, film) per poi riprendere in seguito con occhi diversi.

Digitale VS analogico: uno strumento tradizionale ed uno tecnologico a cui non potresti mai rinunciare.
La matita è sicuramente il mio strumento analogico preferito, la utilizzo per annotare idee e realizzare schizzi e bozze preparatorie delle mie immagini. La tavoletta grafica invece è lo strumento digitale di cui non posso più fare a meno perché la utilizzo sia per disegnare le mie illustrazioni che per fare fotomontaggi, correzioni e ritocchi alle fotografie.

Tre artisti che ti senti di consigliare ai nostri lettori.
Sono tre artisti di cui avete già parlato qui su Picame: Pascal CampionLuisa Azevedo e Benedetto Demaio.

Progetti per il futuro?
Ho intenzione di viaggiare ancora di più per scoprire nuovi posti da mostrare su @CityLiveSketch in modo alternativo. Uno dei prossimi obiettivi sarà anche quello di rendere animate le mie illustrazioni.

Designer e art director, è fondatore e direttore di Picame dal 2008 e co-fondatore di fargostudio.com, agenzia specializzata in design e comunicazione.

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