


Paesaggi norvegesi da fiaba fanno da sfondo ad oggetti comuni come lampade, telefoni e sedie che giocano di contrasto con la natura. La presenza dell’uomo è come un eco lontano, si percepisce la sua assenza. Una fotografia magica quella di Rune Guneriussen capace di svelarci una nuova dimensione, di farci tendere l’orecchio verso un inusuale dialogo.




