Quando vintage, naif e un pizzico di horror si incontrano: Jacob Stead

da | 27/06/2016 | Illustrazione

Jacob Stead è nato a Bradford, nel West Yorkshire. Ha studiato illustrazione a Bristol, alla University of West of England. Terminati gli studi ha trovato abbastanza rapidamente lavoro come freelance a Bristol, dove ha condiviso uno studio con altri due colleghi. Infine si è trasferito ad Amsterdam, dove attualmente vive e lavora.

La sua produzione è prevalentemente editoriale e la sua tecnica combina il disegno a mano libera con quello digitale. Tra i suoi clienti si possono citare New York Times, Wired, Anorak e British Airways. I riferimenti artistici importanti per Jacob sono, tra gli altri, Henri Rousseau e David Hockney, con il quale condivide la città natale. Per i suoi progetti personali trova ispirazione dal folklore, dal misticismo e dai film horror della storica Hammer Film Production (un nome per tutti: Christopher Lee nelle vesti di Dracula). Forse è anche per questo che le sue illustrazioni hanno il fascino vintage degli anni ’50. Eppure, proprio grazie all’apparente giocosità e ingenuità naif dei suoi personaggi, Jacob può permettersi, alle volte, di mettere in scena il lato inquietante o crudele dell’animo umano e rappresentarlo con il disarmante candore della sincerità.

In Italia si è già fatto conoscere nell’ambito di Fuochi Fatui Festival, manifestazione di cui abbiamo già parlato: questa è l’animazione con la quale ha partecipato nel 2014.

Lo potete seguire sul suo sito personale e sul suo profilo instagram.

Art director e web designer, diplomato in scenografia con esperienze di teatro, fumetto, animazione, illustrazione e scultura. Scrive per Picame dal 2015.

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