L’edizione 2022 del concorso di illustrazione Tapirulan si apre con un “tilt”

Il tema del concorso, diverso di anno in anno, ha alcune caratteristiche che non cambiano mai: è breve ed ha lo stesso significato in tutte le lingue. Nel 2022 non poteva che essere "tilt"

Il tilt è un colpo, un ribaltamento, uno scombussolamento. Sembra che la parola derivi dal gioco del flipper e per estensione sia finita per identificare e indicare tutto ciò che smette improvvisamente di funzionare: congegni o circuiti elettrici, meccanismi vari o cervelli umani. Da oggi è anche il tema della diciottesima edizione del concorso internazionale per illustratori di Associazione Tapirulan (se siete iscritti alla nostra newsletter lo avete saputo prima di tutti).

Chi di noi non ha rischiato di andare in tilt almeno una volta negli ultimi due anni, visto l’andazzo che hanno preso le cose tra pandemia, riscaldamento globale, guerre, stagflazione e altre piaghe sociali? Gli stessi organizzatori del concorso (ricordiamo che i temi delle ultime due edizioni erano, non a caso, UTOPIA e STOP) si sono trovati a dover gestire mostre che si sovrapponevano, eventi che saltavano e imprevisti di ogni genere. Tutte cose che, se non ti mandano il cervello in pappa, come minimo ti scuotono parecchio. E gli scossoni, se avete mai giocato a flipper lo sapete bene, non portano mai a nulla di buono. O quasi.

Perché in effetti i tilt, che per natura sono dinamici, si possono sfruttare, possono diventare un’occasione per scuotersi di dosso un certo torpore, per ritrovare nuove consapevolezze, nuovi slanci.

Perché allora non cavare qualcosa di buono dai tilt degli ultimi due anni e da quelli che inevitabilmente verranno? Per gli artisti è il momento di raccogliere la sfida. Ci sono parecchie settimane davanti, fino al 10 novembre, data entro la quale le opere dovranno pervenire in formato digitale o analogico presso la sede cremonese di Associazione Tapirulan (qui il modulo online di adesione al concorso). In palio c’è la chance di giocare un’altra partita, metaforicamente parlando. Realisticamente ci sono invece premi in denaro e la possibilità per il vincitore assoluto di realizzare una propria mostra personale e di godersi un po’ di meritata gloria.

Tutte le altre info sono sul sito del concorso.

Qui invece c’è tutto quello che vi siete persi sulle ultime edizioni.

Designer e art director, è fondatore e direttore di Picame dal 2008 e co-fondatore di fargostudio.com, agenzia specializzata in design e comunicazione.

Iscriviti alla newsletter

Ogni bimestre riceverai una selezione dei nostri articoli.

Iscrivendoti dichiari di accettare la nostra Privacy Policy